Ci serve un contesto. Uno solo „nostro” dove poter esserci „noi”.
Io. Sto nella mia proposizione. Accovacciata tra soggetto e
predicato, e il soggetto non sei tu. Faccio un salto sopra il punto. Sono qui.
Tu sei là. Te ne sei andato di nuovo. Tornerai di nuovo. Come un bumerang.
Insieme ai rimpianti, preoccupazioni e tormenti con quali ti ho cacciato fuori.
Vieni domani! Ma senza di loro. Vieni, prendimi e mettimi
nella tua frase.
Voglio essere „lei”. Quella „lei” preceduta di „solamente” e „fondamentalmente”.
E poi scappiamo dalle frasi, proposizioni e contesti.
Scappiamo uno dell’altro fino ad appartenerci uno all’altro.
Fino a perderci e ritrovarci senza nemmeno una virgola tra noi.
Siamo solo parole.
Siamo solo parole.